Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ENEA
Intestazione di autorità
- Intestazione
- Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ENEA
Sede
- Denominazione
- Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ENEA
- Tipologia
- Ente pubblico di ricerca
- Indirizzo
- Lungotevere Thaon di Revel, 76
- Comune
- Italia
- CAP
- 00196
- Nazione
- Italia
Date di esistenza
- Data di istituzione/costituzione
- 1982
Storia istituzionale
- L'ENEA è l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca, all'innovazione tecnologica e alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile.
Il Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari (CNRN) nasce nel 1952 all'interno del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) allo scopo di acquisire e diffondere conoscenze scientifiche sulle applicazioni pacifiche dell'energia nucleare.
Nel 1953 si decide anche di costruire un acceleratore di elettroni e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che era stato istituito l'8 agosto 1951, viene trasferito per questioni economiche sotto l'amministrazione del CNRN. Parte così la realizzazione dei laboratori di Frascati sotto la direzione tecnico-scientifica dell'INFN (in particolare del prof. Giorgio Salvini) ma con il finanziamento e la disponibilità di personale del CNRN. La realizzazione dell'Elettrosincrotrone viene completata nel 1959.
L'INFN rimarrà per molti anni all'interno del CNRN (e poi del CNEN) occupandosi della ricerca fondamentale e usando circa un quarto delle sue risorse economiche. Le traversie del CNRN/CNEN avranno quindi una costante ricaduta sulla ricerca nucleare fondamentale italiana e questa mancata separazione tra ricerca di base e applicata causerà difficoltà nella valutazione dei risultati e nelle scelte sui finanziamenti.
Nel 1955 la Edison (una società privata produttrice di energia elettrica) inizia a programmare la costruzione della prima centrale nucleare in Italia (un impianto monoreattore PWR da 257 MW di potenza elettrica netta ubicato a Trino) per cercare di affermare il diritto dei privati a effettuare operazioni del genere e a contrastare le tendenze alla nazionalizzazione dell'energia elettrica[1]. Nel 1956 anche l'ENI propone al Governo italiano la costruzione di una centrale nucleare.
Nel 1958 vengono avviate le procedure per la costruzione delle altre due centrali nucleari italiane: una dell'ENI a Latina-Borgo Sabotino (di tipo gas-grafite da 220 MW - 200 MW netti in rete - commissionata all'azienda inglese Nuclear Power Plant Co."N.P.P.C." con la collaborazione e la direzione dei lavori dell'Agip Nucleare) e una dell'IRI (di tipo BWR da 150 MW commissionata all'americana General Electric) al Garigliano. Avviene così che le tre centrali in costruzione usino tre tecnologie completamente diverse.
Nel 1960 il Parlamento italiano trasforma il CNRN in Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare (CNEN), distaccandolo definitivamente dal CNR. Il presidente è l'allora ministro dell'Industria Emilio Colombo.
Il 5 marzo 1982 il CNEN si trasforma in ENEA (comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell'Energia Nucleare e delle Energie Alternative) e si occupa, da quel momento, non più soltanto di energia nucleare ma anche di fonti rinnovabili, uso razionale dell'energia e impatto ambientale.
L'abbandono delle attività di ricerca sul nucleare porta nel 1991 a una nuova legge di riforma (la legge 25 agosto 1991, n. 282) dell'Ente. L'acronimo viene mantenuto ma il suo significato diventa "Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente". Vengono creati tre grandi dipartimenti per la ricerca nel campo delle nuove tecnologie (Dipartimento Innovazione ex Area Innovazione), dell'ambiente (Dipartimento Ambiente ex Area Ambiente) e dell'energia (Dipartimento Energia ex Area Energia).