Maurizio Leggeri

Tipologia Fondo
Data cronica
1915 - 2009
Maurizio Leggeri
Maurizio Leggeri

Tipologia

Fondo

Consistenza rilevata

Tipologia
busta/e
Quantità
263

Storia istituzionale/Biografia

L’Ingegner Maurizio Leggeri nacque a Potenza il 16 marzo 1932 da Luigi, ufficiale dell'esercito e Maria Carsughi. La famiglia paterna era originaria di Busseto (PR): il nonno, Maurizio anch'egli, si era trasferito a Potenza per insegnare presso il Convitto Salvator Rosa, e nel 1884 aveva contratto matrimonio con la potentina Adelaide Frega.
Leggeri, terminati gli studi liceali, si laureò nel 1957 in Ingegneria civile presso l’Università di Bari e conseguì l'abilitazione all'esercizio della professione presso la stessa Università nel 1958.
Successivamente, completò la sua formazione conseguendo le seguenti specializzazioni: "Costruzioni in acciaio" (Università di Napoli, 1963); "Geotecnica e fondazioni" (Università della Basilicata, 1983); "Recent Advances in Earthquake resistant design" (University of California – Berkeley, 1987); "Seismic Analysis, Design and Retrofitting of Bridges"(University of California – Berkeley, 1990); "Dynamic of Structures and Structure – Foundation – Soil – Systems" (University of Missouri-Rolla, 1991).
Dall'1 dicembre 1958 al 31 dicembre 1961 fu in servizio all'IACP di Potenza come ingegnere capo-sezione. Lasciò l'impiego per dedicarsi esclusivamente alla libera professione, dapprima in proprio e dal 1965 come socio dello Studio tecnico Archstudio, insieme all'architetto Antonio Costabile e all'ingegnere Carlo Roccatelli. 
Nel settembre 1968 fu nominato componente di una Commissione di studio per i rapporti tra enti pubblici e liberi professionisti del Consiglio nazionale degli ingegneri, e nel gennaio 1969 fu nominato delegato regionale dell'Associazione italiana cemento armato.  Dal febbraio 1977 fu presidente dello SNILPI di Potenza (Sindacato degli ingegneri) e, dal marzo 1977 divenne consigliere dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Potenza. 
A partire dal 1978, con la formazione del Gruppo di studio "Energia & territorio", cominciarono le sue ricerche e la conseguente progettazione nel campo delle energie alternative e del recupero energetico degli edifici. 
Fra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 si interessò e iniziò ad occuparsi di programmazione di calcolatori elettronici presso il centro di calcolo della Databank spa aggregato all'Archstudio.
Inoltre, Maurizio Leggeri si è occupato di problemi sismici sin dagli inizi della sua attività professionale ed ha ricoperto la carica di presidente del CGIAM dal 1998 al 2012.  Ha progettato, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica, la prima rete sismometrica, cioè un sistema di monitoraggio installato sul territorio e finalizzata a registrare i segnali sismici, per conoscere dove avvengono i terremoti e valutare la loro entità, della Regione Basilicata.
Ha svolto una rilevante attività didattica sia a livello regionale, presso l’Università degli Studi della Basilicata, sia a livello internazionale, in particolare presso la facoltà di Ingegneria ed Architettura dell’Università di Berkeley in California. Ha ricoperto la carica di Presidente della EDIPASS S.p.a. (Elaborazione dati, istruzione professionale, Assistenza, Software, Servizi) dal 1983 al 1997 e della EDIPASS Engineering S.p.a. dal 1988 al 1995, entrambe società del Gruppo Olivetti.
E' stato presidente del Comitato Provinciale di Protezione Civile, dal 1994 al 1995, ed ha ricoperto la carica di Assessore esterno della Provincia di Potenza, con delega all’Urbanistica, Assetto del Territorio, Difesa del Suolo e Protezione Civile, dal gennaio 1994 a maggio 1995.
E’ stato membro di Associazioni Nazionali ed Internazionali, quali: AICA – Associazione Italiana Calcolo Automatico; ANIDIS – Associazione Italiana di Ingegneria Sismica; AGI – Associazione Geotecnica Italiana; EERI – Earthquake Enginering Research Institute – California; SECED – The Society for Earthquake and Civil Engineering Dynamics – Londra; SSA – Seismological Society of America – California; Morgagni Medical Society – Washinton D.C., USA; AAAS –  American Association for the Advancement of Science – Washinton D.C., USA; New York Accademy of Sciences – USA.
E’ stato membro del Consiglio Direttivo della CUM (Comunità delle Università del Mediterraneo) dal 1988 al 1997.
Nell’ottobre 2001 ha partecipato alla redazione del documento relativo alla presentazione dell’Enciclopedia Mondiale delle costruzioni nelle aree sismiche per la XII Conferenza Europea sull’Ingegneria Sismica prevista a Londra nel settembre 2002."
Ha partecipato ad importanti convegni nazionali ed internazionali di Ingegneria Sismica, fra i quali possiamo ricordare: "Ottava conferenza mondiale ingegneria sismica", San Francisco 1984; XI Convegno ICSMFE, International society for soil mechanics and foundation engineering", 1985; "VIII conferenza della Eighth european conference on earthquake engineering, Lisbona 1986; "La protezione del patrimonio culturale, la questione sismica: istituzioni e ricerca universitaria, Venezia 1987; Recent advances in Earthquake: resistant design, Berkley California 1987; "Il prossimo grande terremoto a Napoli" Napoli 1992; "La scienza dei terremoti. Analisi e prospettive dall'esperienza del Friuli" Udine 1996; Working meeting on the market study employment-training of the European programme for training in the field of risk sciences (FORM-OSE), Potenza 1997.
E’ autore di oltre 200 articoli pubblicati su riviste scientifiche di rilevanza nazionale ed internazionale e diversi libri sull’ingegneria sismica.
Maurizio Leggeri è morto a Potenza il 13 Aprile 2018.

Storia archivistica

La documentazione che compone il fondo archivistico "Michele Leggeri", composta da cartografia, fotografie di cantiere, progetti realizzati, studi di fattibilità, ricerche e modelli di studio, tavole architettoniche e strutturali e letteratura grigia, rappresenta un patrimonio importante per ricercatori, studenti, tecnici e/o docenti di Ingegneria e Architettura, così come per gli enti ed i professionisti che lavorano nel campo dell’ingegneria; il patrimonio è altresì reso disponibile per quanti siano interessati allo sviluppo storico delle dinamiche territoriali della Regione Basilicata, ponendosi come interlocutore privilegiato e in dialogo continuo con il territorio.
Grazie ad un contributo della Regione Basilicata, nel 2017 sono state avviate le attività di riordino archivistico di tutto il materiale tecnico-scientifico conservato nell’archivio ai fini della sua valorizzazione, salvaguardia e pubblica fruizione. In quella data si è redatto un elenco di consistenza del materiale, si sono formulate le prime ipotesi di struttura archivistica e si è digitalizzato tutto il materiale documentario, conservato in 1098 faldoni.

Le attività sono proseguite con un progetto finanziato dalla DGA nel 2023, avente come obiettivo quello di riordinare e inventariare, secondo criteri archivistici, il materiale tecnico-scientifico conservato presso il CGIAM.
Nel corso della ricognizione della documentazione sono stati Individuati 4 diversi fondi archivistici: il fondo Maurizio Leggeri; il fondo Antonio Costabile, il fondo Archstudio e il fondo CGIAM, che pur avendo la loro autonomia presentano un reciproco legame genetico-istituzionale e hanno avuto una comune sorte sul piano conservativo e pertanto si è stabilito di creare il superfondo "Archivio Maurizio Leggeri - Archstudio" per preservarne le caratteristiche di unitarietà. 
Il fondo Maurizio Leggeri è stato riordinato ed è stato prodotto un inventario con l’ausilio di un software di descrizione archivistica – ARCHIUI – che adotta standard nazionali e internazionali di descrizione archivistica, garantisce l'interoperabilità del progetto con i sistemi archivitici di rilevanza nazionale.

L’intervento è stato così articolato:

Ricognizione analitica del complesso documentario, studio della costituzione dell’archivio in relazione al soggetto produttore; storia archivistica; analisi delle differenti modalità di acquisizione della documentazione al fine di: individuare la fisionomia e le partizioni originali interne ai fondi, risalendo, ove possibile, all'organizzazione data alla documentazione dai soggetti produttori (a partire dalla storia dell’archivio); mettere in relazione l’eventuale documentazione accessoria (fotografie e patrimonio cartografico) con le partizioni archivistiche riconducibili ai diversi professionisti; intercettare i nuclei documentari conservati in forma sciolta o raccolti in aggregazioni con carattere di miscellanee; individuare e sanare l’eventuale presenza di lacune cronologiche in relazione ai nuclei di documentazione a carattere seriale.

Riordino della documentazione: puntualizzazione delle serie archivistiche e delle sottoserie; riordino delle unità archivistiche con fisionomia originale e riconduzione delle stesse alle serie d’appartenenza individuate;

Redazione di un inventario del complesso archivistico mediante il software di gestione e inventariazione ARCHIUI in grado di supportare e gestire le immagini digitalizzate: descrizione del soggetto produttore; descrizione generale del complesso archivistico; descrizione della sedimentazione e della struttura del complesso archivistico nella sua organizzazione in serie e sottoserie; descrizione dei criteri adottati per il riordinamento della documentazione; descrizione delle unità archivistiche individuate; collegamento delle descrizioni delle singole unità con le immagini digitali pertinenti.
Sono state individuate le seguenti serie:
Documenti personali;
Studio tecnico dell'ingegner Maurizio Leggeri;
Corrispondenza;
Unitre;
Associazionismo;
Corsi di formazione;
Edipass spa;
Assessorato protezione civile;
Convegni;
Raccolte;
Studi;
Articoli e saggi.
La numerazione delle unità archivistiche è progressiva per serie chiuse.

Inventario